Visualizzazioni totali

venerdì 6 giugno 2014

LA POESIA DI NIKIFOROS VRETTAKOS

(...)Io nacqui su una cima, / di fronte aveva il mare, / vicino aveva il cielo: / miracolo di sogno. / Ma quando poi mia madre / fra le sue braccia mi guardò, / paura prese allora / e lontano mi gettò / nell'abbraccio dell'infinito.

Così leggiamo nei versi tratti dalla poesia "Isolamento". Tutta la poesia di Nikifòros Vrettakos  è scoperta del mondo "da dentro", sguardo di stupore e meraviglia di tutti i sensi che esplorano la bellezza. La sua aspirazione è trovare una lingua in grado di esprimere la pienezza dell'universo dove far rientrare: luce, mare, nuvole, fiori, monti, farfalle, colori.

Voce poetica del Novecento greca  Nikifòros Vrettakos, uomo mite, schivo, pronto a stupirsi del miracolo della vita e della natura nasce nel 1912 ai piedi del monte Taìgeto a Krokeès - Laconia e muore ad Atene nel 1991. Pacifista fu espulso dal Partito comunista e visse in esilio durante la dittatura dei colonnelli.
Dai toni crepuscolari delle prime raccolte, che appaiono pervase dall'ottimismo degli ideali pacifisti e umanitari, la sua poesia adotta uno stile semplice e piano, atto a veicolare messaggi forti ed evidenti.
" Muovo contro le vostre armi / carico di fiori e di luce (...) / Si infrangeranno i vostri proiettili / sopra il mio pensiero / e sopra questi versi /
L'infanzia avrà una parte molto importante nella formazione del bambino Nikifòros che lo vedrà immerso in una continuità indistinta di sensazioni. 
Al tempo in cui nacqui - / in quegli anni Dio mi aveva / tenuto in serbo gli alberi. Erano stelle in cielo. / I colori giovani fasciavano i colli / o si posavano sulle acque. Mane e sera / si diramava fra i cespugli e le pietre la luce. ( ...)  Dentro di me danzavano piccole farfalle, / era forse la mia anima; forse Dio / dentro di me racchiuse cristalli di tutti i suoi colori celesti. (... )(tratta da Autobiografia)

STEFYP.
AURIGA

Nella mia caccia al sole, ho già superato
i cinquant'anni, sempre fanciullo. Mi vergogno
ad accorciare il passo. La mia mano tesa
corre, spicca il volo, si libra, scende
ad afferrare la luce. Cerco di fare in tempo
a diventare l'auriga di questa luce
sul mondo. 
(da Paralipomeni)

SORTITA

Prendo la mia anima e la porto a spasso
se comincia a irrigidirsi il suo sorriso.
E' lei a dirmelo: mi manca la pioggia,
il sole sui monti o tra le nuvole
e il vento che nasce senza posa nei boschi
tutto profumi e essenze, latte e musica.

Come fosse cervo assetato, la guido
al fluente, luminoso seno dell'eternità,
rinnova il sangue-luce dentro di lei e torna
               di nuovo alla vita; nel suo sorriso
un fresco accento di immortalità.
(da Girasole vespertino, 1976)

CLAUDE MONET
 LA POESIA E LA VITA

Non finisce la poesia, come
non finisce anche il cielo. Come le ore di Dio
e le rotazioni del nostro pianeta. I riverberi della vita
conservano la sua forma di poesia. Finchè
andrà e tornerà il mare, finchè
nasceranno fiori e colori, finchè
gli uomini si daranno l'un l'altro la mano
esisterà anche la poesia.
                                      La poesia nasce
insieme alle cose, insieme all'amore,
insieme al dolore. Per esempio,
di molte mie pagine la poesia è nata
              insieme ai tuoi occhi.
(da L'abisso del mondo, 1961)

LA LINGUA GRECA

Quando un giorno me ne andrò da questa luce,
vorticherò verso l'alto come
un ruscello mormorante.
E se per caso da qualche parte
tra i corridoi azzurri
incontrerò gli angeli,
parlerò loro in greco, poichè
non sanno le lingue. Parlano
tra loro in musica.
(da Doni in sospeso, 1986)

8 commenti:

  1. Auriga è molto bello, mi piace tanto :D Ovviamente anche le altre sono tutto meritevoli, ma questa mi emoziona di più. Grazie per questo bel post!!!
    un abbraccio cara e buon week end

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La mia scelta è caduta su queste poesie in particolare perchè mi sono sembrate le più adatte per dare un'idea della personalità di Nikifòros, anche a me piace molto "Auriga" . La ricerca della luce è per il poeta un'esigenza assoluta è la sua linfa vitale....e soprattutto i questi versi se ne coglie tutta l'essenza...Grazie Audrey per il tuo gradito commento, ti lascio un abbraccio.

      Elimina
  2. Ma che belle queste poesie, la Grecia appare in ognuna di esse.
    I versi iniziali sono meravigliosi...
    Ciao carissima Stefania.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio Pia,
      la scelta non è stata casuale, mi piace la sua poesia..mi piace lo sguardo con cui guarda la natura, il suo continuo stupore per la grandezza che trova attorno....
      Ciao, un abbraccio.

      Elimina
  3. Altro dono della nostra Stefy , questo poeta per me sconosciuto ma dotato di una sensibilità altissima illuminata dalla luce della sua Grecia..
    Grazie e un grosso bacio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mia cara Nella, hai colto nel segno..un poeta davvero dotato di una grande sensibilità e capacità espressiva particolare..il sole, la luce li troviamo ovunque e sanno trasmettere calore, vita.....
      Ti ringrazio per il tuo commento e per la visita, un abbraccio.

      Elimina
  4. Poesie meravigliose dove appare l'animo sensibile del poeta alla ricerca della luce!
    Un abbraccio e buona giornata da Beatris

    RispondiElimina